La demoiselle Brunod, decana delle maestre valdostane
Nel 1900 risultava che la signorina Edwige Brunod (classe 1837), maestra elementare, dal 1856 ha vu défiler dans son école, sous sa douce et maternelle autorité, quarantequatre générations d’enfants!
Chi la conosceva - dichiarava un giornale dell’epoca - non poteva fare a meno di ammirarla, di venerarla.
La sua dedizione al lavoro fu incommensurabile nella sua semplicità. Malgrado il suo modesto stipendio et le produit de ses veilles laborieuses, con l’aiuto di una sorella riuscì a nutrire, educare e istruire otto nipoti rimasti orfani.
Fin dall’inizio del suo lavoro, la maestra Brunod fu sempre presente al lavoro, sempre ferma al suo posto, costante e riuscendo a compiere miracoli nell’insegnamento; amata dai suoi alunni.
De mémoire d’homme, non saltò mai un solo giorno di lavoro, tranne quando perse suo padre e dovette restare assente per tre giorni, giustificandosi avec un remords dans la voix.
L’autorità scolastica conosceva bene l’impegno della donna e nel corso della sua lunga carriera le assegnò una ventina di benemerenze. Nel 1896, per esempio, il Ministero dell’Istruzione le conferì una menzione d’onore e nel 1900 i giornali riportarono che con un decreto del 16 aprile le fu assegnata la medaglia di bronzo dei “benemeriti dell’istruzione”, che ricevette mentre si trovava alla cattedra. Furono il sindaco di Aosta e l’ispettore scolastico a raggiungerla e a premiarla.
Il giornale che si era occupato della signorina Brunod gioì per quel riconoscimento, sperando che fosse il precursore di un altro più grande, pour lequel l’autorité scolaire l’a proposée, et qui sera le digne couronnement de sa modeste et glorieuse carrière.(1)
Qualche mese dopo, infatti, lo stesso periodico tornò sull’argomento per specificare che il Consiglio provinciale di Torino aveva proposto per la maestra l’assegno vitalizio di benemerenza agli istitutori delle scuole elementari.(2)
La pensione, che ammontava a 250 lire annue, le fu subito accordata dal Re su proposta ministeriale.(3)
Gli anni successivi - gli ultimi di servizio attivo dato che la maestra lavorò fino al giugno del 1904 - furono costellati da altre segnalazioni con medaglia d’oro per la sua lunga carriera: nel 1901 in municipio e con la banda in piazza,(4)
nel 1903,(5)
nel 1904(6)
e nel 1905 al teatro di Aosta.(7)
In questo ultimo anno la signorina Brunod risultava anche impegnata nelle attività del Patronato scolastico.(8)
Edvige Brunod è una vecchietta dalla figura serena, specchio d’anima ingenua e grande nella mitezza delle sante passioni, sosteneva nel 1908 un periodico che sottolineava anche quanto in Aosta la donna fosse venerata per le sue doti eminenti di educatrice colta, paziente, ecc.(9)
La doyenne des institutrices valdôtaines
morì il 4 ottobre 1914 all’età di 78 anni dopo mezzo secolo di onorata, intensa e bella carriera.(10)
(1) L’Union valdôtaine, 20 aprile 1900. (2) L’Union valdôtaine, 29 giugno 1900. (3) L’Union valdôtaine, 23 novembre 1900. (4) Jacques Bonhomme, 25 gennaio 1901. (5) L’Union valdôtaine, 25 dicembre 1903. (6) Le Duché d’Aoste, 29 giugno 1904. (7) L’Union valdôtaine, 16 giugno 1905. (8) Le Duché d’Aoste, 24 gennaio 1906. (9) I diritti della scuola, 1908, p. 111. (10) La Doire, 9 ottobre 1914.