Non fu un fantasma a rubare l’armatura antica e lo stendardo...Nel 1673, a sue spese, il marchese Pierre-Philibert Roncas (?-1683) fece riscostruire l’antica chiesa parrocchiale di Valsavarenche:
l’ayant trouvée de terre en brique, il la laissa toute d’or et d’azur
facendola diventare una tra le più belle del ducato di Aosta.(1)
Dopo due secoli, però, l’edificio necessitava di serie riparazioni, dunque fu nuovamente rifatto e consacrato nel 1889; ... ma, quest’ultima, è un’altra storia.
Torniamo, allora, alla prima...
Gli abitanti di Valsavarenche non avevano certo scordato la magnanimità e il ruolo politico giocato dal nobile Roncas e, dopo la sua scomparsa, essi ne perpetrarono il ricordo lasciando esposti in chiesa la sua armatura, le sue armi e il suo vessillo.
La bandiera, tra l'altro, era proprio stata offerta dal nobile il giorno stesso della benedizione della chiesa, ossia il 10 giugno 1673, ed aveva un ruolo simbolico. Il nobile l’aveva portata con sé durante tante lotte contro i Turchi e il tessuto con cui era confezionata si presentava crivellato di fori causati dai proiettili dei moschetti nemici. Lo stendardo era stato posto accanto alla statua della Vergine presso l’altare maggiore e ciò in riconoscenza della protezione accordata al nobile durante le guerre.(2)
Ma quando la Rivoluzione francese portò i suoi effetti anche in Valle d’Aosta, le autorità occupanti ordinarono al notaio Carlin di salire in paese per prendere quella bandiera e portarla ad Aosta dove sarebbe stata bruciata in piazza Saint-François.(3) A Valsavarenche, prevedendo un’azione simile, qualcuno decise di nascondere il tutto... e, da allora, non si seppe più nulla di quelle testimonianze storiche.
Secondo le cronache, re Vittorio Emanuele II (1820-1878) - che frequentava la zona per le sue cacce - un giorno
il en fit la remarque. Ma neppure la curiosità di Sua Maestà fu sufficiente a smuovere qualcosa dato che la
cuirasse précieuse et les armes antiques furent introuvables.(4)
Qualcuno, però, nel 1907 tornò alla carica e chiese pubblicamente:
Que sont-elles devenues?: “La popolazione di Valsavarenche si domanda con una certa angoscia quale direzione abbiano preso tali antichità che hanno un valore inestimabile e che essa ha sempre voluto conservare con rispetto.”
Già! Chissà che fine fecero quegli oggetti.
Sicuramente l'armatura non si è mossa grazie ad un qualche fantasma tipico dei classici romanzi da brivido.
Comunque, per quanto messe al riparo, dimenticate chissà dove, vendute o altro che fossero, quelle testimonianze del passato non furono i soli reperti a sparire dalla chiesa parrocchiale. Dalla Casa del Signore, infatti, presero il volo almeno altri tre oggetti preziosi: une lampe
e un incensiere in argento donati dal marchese Roncas e una splendida croce processionale, anch’essa in argento; i fedeli, in mancanza di quella, dovettero infatti accontentarsi di una croce in legno. Un gruppo di Valsavarains, sempre nel 1907, scrisse ad un giornale reclamando contro tali sparizioni e affermando il loro diritto di sapere che fine avessero fatto quei preziosi.(5)
Sono passati tanti anni da allora e ancora nulla si sa del glorioso stendardo di Roncas, né di chi lo portò via e che oggi, assieme ad armi e corazza, rappresenterebbe anche un certo richiamo turistico.
(1) J.-M. Henry, Histoire de la Vallée d’Aoste, p. 289. (2) Ibidem, p. 290. (3) In quegli spazi, più tardi, trovò posto la piazza che oggi è dedicata a Emile Chanoux. (4) Le Mont-Blanc, 15 novembre 1907. (5) Le Mont-Blanc, 20 dicembre 1907.