Cervinia e Pian Rosa (o Piano di Sant’Umberto)
Cervinia:
ma come s’’ha da chiamare il vecchio Breuil: Cervinia, Valtornenza o Breglio?
bisogna decidersi, si chiedeva il 5 marzo 1939 un giornalista dalle colonne del giornale
La Stampa.
La questione sembrava complessa, poiché fin dal 1935 qualcuno aveva prospettato un cambio dell’antico toponimo Breuil in Cervinia a causa della costruzione di nuovi caseggiati e di un albergo che prendevano quel nuovo nome, dando vita, dove esisteva poco più che un alpeggio, alla création Cervinia et son développement en tant que station alpine idéale pour l’éte et pour l’hiver.(1)
Inoltre, il fascismo, con l’italianizzazione dei toponimi valdostani aveva spinto in tal senso...
Nella zona, gli esempi più evidenti della politica mussoliniana erano Valtornenza al posto di Valtournenche e Piàn Rosa in luogo di Plateau Rosà;(2)
quest’ultimo si pensava addirittura di sostituirlo con Piano di Sant’Umberto, che oggi si celebrava.(3)
In quel 4 marzo 1939, infatti, alla presenza del futuro re d’Italia, il principe Umberto di Savoia, si inaugurava la più alta funivia del mondo.
Ora la zona che fronteggia il Cervino si chiama Cervinia e non tarderà a diventare il Comune di Cervinia, scriveva un quotidiano nazionale, ma localmente furono smentite quelle voci e soprattutto, si confermava che il Breuil resterà sempre il Breuil.(4)
Al cambiamento del nome della conca del Cervino, infatti, in Valle d’Aosta erano praticamente tutti contrari(5)
a partire dal Segretario provinciale della Federazione dei Fasci di combattimento, Serafino Glarey, che si oppose contre la proposition de changer la dénomination de cette localité contre une nouvelle appellation. Le bassin du Breuil sera toujours le bassin du Breuil et le nom de Cervinia ne concernera que le noyau des nouvelles constructions entreprises récemment.(6)
Ma non fu così.
In quei giorni, lo stesso il Prefetto d’Aosta, d’Eufemio, dichiarava alla stampa che Mussolini aveva gradito i saluti ricevuti da parte di alcuni studenti inglesi, ospiti di Cervinia, che insieme a colleghi italiani avevano partecipato a una gara di sci.(7)
Dunque, il toponimo era ormai utilizzato per definire tutta la conca ai piedi della Gran Becca; il nome, non a caso, risultava nella lista delle italianizzazioni proposte nel 1939 dallo stesso Prefetto.(8)
Quando alla fine della guerra furono ripristinati i precedenti toponimi, Cervinia non fu mutato poichè in passato non esisteva un villaggio con tale nome, in verità nella conca non sorgeva proprio nessun centro abitato
Da allora, comunque sia, Cervinia è diventato un simbolo tra le stazioni turistiche alpine più rinomate, ... ma a me piace continuare a chiamarla Breuil.
(1) Le Mont-Blanc, 27 dicembre 1935. (2) Purtroppo, questo toponimo viene ancora utilizzato oggi da alcuni siti, soprattutto quelli dedicati alle previsioni meteorologiche. (3) Il riferimento è a Umberto III di Savoia (1136-1189). (4) La Stampa, 11 agosto 1936. (5) La Revue Diocesaine d’Aoste, 8 luglio 1936. (6) Le Mont-Blanc, 10 agosto 1936. (7) Le Mont-Blanc, 18 dicembre 1936. (8) Archivio di deposito Regione Autonoma Valle d’Aosta, Fondo Provincia, Serie Carteggio Amministrativo, Cat. 3.4.1, busta 2. fascicolo 15, Deliberazione Rettorato Provinciale n. 2, 31.1.1939, Modificazione della denominazione di alcuni comuni della provincia.