Il curioso portone della chiesa di Cogne
Il portone principale della chiesa di Cogne è una sorta di piccolo scrigno di testimonianze d’arte.
La struttura lignea dovrebbe risalire al 1726,(1)
ma è chiaro che nel suo insieme si tratta del risultato di rifacimenti successivi e, probabilmente, erede di elementi precedenti.
Secondo la tradizione, infatti, le parti in ferro applicate sul legno delle facciate interne della porta sont ceux qui servaient d’habit aux anciens Cuirassier.(2)
Dichiarazione, quest’ultima, inserita tra le righe di un racconto inerente la disastrosa alluvione prodottasi nel 1640 che, tra i tanti danni, comportò anche la quasi distruzione della chiesa duecentesca; edificio di culto che fu ricostruito subito dopo.
Sembrerebbe, dunque, che per l’occasione - come asserisce la narrazione popolare - la parte interna delle porte della chiesa sarebbe stata rinforzata reimpiegando alcune armature dei Corazzieri.(3)
Se così fosse andata, si potrebbe pensare che qualche cognein
- veterano di quell’Arma(4)
e magari impegnato al momento del disastro - nell’impedire all’acqua di portare con sé i tesori della chiesa abbia concesso poi la sua armatura d’ordinanza per la rifinitura della porta (ancora oggi dotata di tali inserti) in ricordo di quei momenti drammatici.(5)
Un atto simbolico, forse, considerato che a Cogne il ferro non mancava di certo.
Secondo altre testimonianze, invece, i gangli e altri componenti della porta sarebbero stati eseguiti riutilizzando il metallo un tempo appartenente ad alcuni speroni di soldati di Napoleone passati a Cogne durante la primavera del 1800.
Sulla placca d’incastro del maniglione del portone della chiesa, invece, è incisa una figura enigmatica. Per quanto, la sottostante serratura riporti la data 1873, non è chiaro se tale rappresentazione antropomorfa risalga ad allora o se sia magari stata eseguita in precedenza; difficilmente dopo.
Comunque sia, la figurina incisa sul metallo propone l’immagine di un uomo: il viso di quest’ultimo presenta solo due occhi e il naso e null’altro; la testa è coronata da capelli disposti quasi a raggiera.
L’uomo sembrerebbe indossare la giacca di una divisa la cui allacciatura ricorderebbe degli alamari; tredici bottoni, poi, attraversano il petto scendendo da un alto colletto a punte; sulle spalle sembrerebbero delinearsi dei gradi, forse da ufficiale.
Non è facile spiegare chi possa rappresentare e perché...
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(1) Archivio Notarile Distrettuale di Aosta, Tappa di Aosta, notaio Gilliavod, vol. 2652. (2) Chronique du village de Cogne de 1432 à 1925, p. 7, aggiornamento al Recueil de quelques faits consignés dans un mémoire manuscrit du not. Jean-Pantaléon Guichardaz l’an 1683. Avec un appendice de faits remarquables arrivés postérieurement consignés par Savin Louis-Ferdinand”. (3) Corpo istituito nel 1607 da Carlo Emanuele I duca di Savoia. (4) Costui avrebbe potuto far parte di una delle quattro compagnie, per un totale di 400 uomini, che componevano il reparto dei Corazzieri fin dal 1630. (5) Per la cronaca nel 1714 viveva a Cogne Jean-Joseph Savin,
Grenadier au regiment de Savoie, Archivio Notarile Distrettuale di Aosta, Tappa di Aosta, notaio Favre, vol. 2598.