San Chanoux?
Pierre Chanoux era di Champorcher (Valle d'Aosta): vi nacque nel 1828.
Ventisette anni dopo fu ordinato prete e dal 1860, dopo essere stato in servizio presso alcune parrocchie valdostane, si stabilizzò all’Ospizio del Piccolo San Bernardo dove ricoprì la carica di rettore fino al 1909, anno del suo decesso.
La zona del colle (2.188 m) fu il suo regno e, in quasi mezzo secolo di vita spesa tra quelle alte pieghe montuose, le sue passioni per le scienze naturali e per la storia lo portarono a scelte importanti che trasformarono quell’angolo delle Alpi.
Lassù, infatti, il religioso formò un’importante biblioteca e fece costruire un osservatorio meteorologico, ma soprattutto realizzò con propri fondi un giardino botanico a 2.170 metri d’altitudine che, inaugurato poi il 29 luglio 1897, fu battezzato in suo onore con il nome di Chanousia.
Il sacerdote acquisì presto una grande fama e il suo lavoro fu apprezzato da tutti.
Nei pressi del colle del Piccolo San Bernardo esiste ancora oggi - malgrado alti e bassi registrati negli ultimi cento anni - quel magnifico giardino alpino (10.000 mq); oggi l’area conserva in coltura 1.200 specie floreali, purtroppo meno della metà di quelle raggiunte un tempo.
Accanto al giardino, poi, e nei pressi dell’Ospizio sorge una cappella che custodisce le spoglie dell’abbé
Chanoux, il tutto dal dopoguerra situato all’interno del territorio francese.
All’epoca, la notizia della costruzione di tale edificio religioso turbò qualcuno che nel 1911, dalle colonne del giornale Le Mont-Blanc, scrisse un articolo intitolato Saint Chanoux?(1)
informando i propri lettori che “l’organo clericale” aveva annunciato la costruzione di una cappella dedicata al rettore dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo.(2)
Il giornalista lamentava così l’evento: “che si erga un monumento alla memoria di un buon uomo è una cosa comprensibile, ma non certo una cappella. Per fare cosa, poi? Per celebrare delle messe?” ...en l’honneur de St-Chanoux!...
Poi continuò la sua critica così: “No! noi non crediamo che il clero valdostano si presti a sfruttare in questa maniera la memoria di quel perfetto onest’uomo, di quel prete raro ai nostri giorni, che aveva orrore di ogni tipo di truffa e che non sfruttò mai nessuno, anzi donò agli altri di tasca propria aggiungendovi anche i migliori consigli che provenivano dal suo animo e dal suo cuore.
Una scelta del genere affliggerà sicuramente le coscienze dritte e probe dei suoi “veri” amici che resteranno scandalizzati nel vedere la memoria di Chanoux servire alle ambizioni di chi non rispetta nulla davanti al profitto personale.
Se Chanoux si alzasse dalla sua tomba fustigherebbe severamente i mercanti del tempio.”
Polemica a parte, la posa della prima pietra della cappella avvenne il 10 settembre 1911 grazie all’impegno di un Comitato internazionale creato all'uopo e guidato dal botanico Lino Vaccari (1873-1951).
Il progetto del mausolée
fu realizzato dall’alpinista e ingegnere Emilio Silvano che diede alla cappella une architecture originale qui s’adapte fort bien à l’aspect pittoresque de la montagne, l’auteur a eu l’heureuse idée de donner à l’intérieur la forme d’une gracieuse chapelle, de cinq mètres de long par quatre de large, avec son abside encadrant l’autel. La tombe du regretté Recteur, placée au centre de l’édifice, se fera remarquer par une inscriptìon lapidaire correspondant au niveau du pavé. Ce sera un point vers lequel convergeront désormais la reconnaissance et l’admiration des voyageurs qui ont eu l’avantage de connaître et d’apprécier le grand coeur et la culture d’esprit de Celui qui veilla pendant cinquante années consécutives aux besoins des personnes de toute condition, qui devaient traverser par beau et mauvais temps, cette région si élevée des Alpes.(3)
In un paio di anni i fondi furono finalmente raccolti e nell’estate del 1913 il professor Vaccari dichiarò che il monumento sepolcrale all’Abate Chanoux può dirsi un fatto compiuto;(4)
la cappella, infatti, fu benedetta il 24 agosto dello stesso anno.
Le spoglie del religioso furono traslate dal cimitero di La Thuile per essere collocate nella nuova cappella del Piccolo San Bernardo assieme a quelle di sua sorella Marie.(5)
(1) Le Mont-Blanc, 11 agosto 1911. (2) Le Duché d’Aoste, 9 agosto 1911. (3) Le Duché d’Aoste, 30 agosto 1911. (4) Le Duché d’Aoste, 2 luglio 1913. (5) Le Duché d’Aoste, 27 agosto 1913.
Immagine di copertina tratta da: Le Duché d’Aoste, 27 agosto 1913.